LA SAGRA
La “sagra della ciuìga” è il principale evento che si tiene a San Lorenzo in Banale e solitamente si svolge in un weekend autunnale. Durante i giorni di festa si valorizzano gusto, cultura e tradizioni di uno dei “Borghi più belli d'Italia”. Le giornate sono vivacemente animate da rassegne musicali e teatrali per le vie del paese, il quale è addobbato con ornamenti naturali per la valorizzazione del verde, molto presente e caratteristico nel luogo. Le numerose associazioni che cooperano per la riuscita dell'evento, si dividono tra la vendita e la produzione di prodotti tipici del luogo, sia utensili che gastronomici, caratterizzando ogni giornata con piatti cari alla tradizione e riproposti ai visitatori. La caratteristica di San Lorenzo in Banale e prodotto che dà nome alla festa è la “ciuìga”, un'esclusiva del luogo, timidamente imitata altrove senza un risultato concorrenziale con l'originale. La ciuìga è un salume unico e originale dell'alto piano del Banale, un'eccellenza della norcineria del luogo, originariamente dettato dall'estrema povertà in cui si trovavano i paesani a fine Ottocento. L'insaccato era effettivamente composto da una notevole quantità di rapa bianca unita a scarti di carne suina e un'aggiunta di sangue, il tutto aromatizzato con pepe e aglio; il benessere ha portato anche a un mutamento della primitiva ricetta, invertendo le percentuali delle componenti e rendendo più gustoso l'affettato. La ciuìga si lasciava essiccare nell'ex caseificio di San Lorenzo, oggi appunto mostrato come essiccatoio del prelibato prodotto che attrae molti golosi nei volti dove esso è proposto in diverse forme e ricette, la più tradizionale delle quali resta l'abbinata alle patate lesse e alla cicoria. L'essiccazione è anche il motivo per cui questo salume assume tale denominazione: la “ciuìga” nel dialetto locale è la pigna, secca come l'affettato al termine del proprio processo di maturazione.
LA TRADIZIONE
La Ciuiga viene ideata a San Lorenzo in Banale nella seconda metà dell'Ottocento, combinando gli scarti di maiale con la rapa bianca. Un abbinamento di fortuna, dettato dalla necessità di reperire qualcosa di commestibile in periodi non economicamente floridi. Tale abbinamento farà la fortuna del prodotto all'apparenza misero; se infatti se ne parla ancora, a distanza di quasi 150 anni, significa che la particolarità di questo salume ha permesso alla Ciuiga di viaggiare nei decenni, partendo come piatto povero per giungere ad essere un apprezzatissimo presidio slow food. Al giorno d'oggi, l'insaccato prevede l'utilizzo delle parti nobili del maiale (il 70 % circa) e della rapa bianca ben strizzata (il restante 30%). Ogni produttore aggiunge il suo tocco d'artista per ricavarne una Ciuiga dal sapore più o meno intenso; ci si aggiunge il pepe, oppure l'aglio o il vino rosso. Quando fu ideata, la regina dei prodotti alimentari sanlorenzini era un concentrato di rape con gli scarti del maiale; il prodotto odierno, più raffinato, viene celebrato adeguatamente nel corso della Sagra della Ciuiga, che attira una notevole quantità di avvenenti. La festa, che si tiene generalmente nel primo weekend di novembre, permette ai visitatori di esplorare le bellezze nascoste di San Lorenzo, come i pittoreschi "volti" e le accoglienti cantine, oltre alle storiche "ere", le spaziose soffitte. Durante la festa si possono trovare una miriade di altri prodotti enogastronomici, ma anche lavori di artigianato locale ed hobbistica. Il tutto con un minimo comune denominatore, la Ciuiga, vera sovrana della festa e portacolori della tradizione alimentare di San Lorenzo in Banale.